mercoledì 21 febbraio 2007

INIZIAMO...DANDO UN SENSO ALLE COSE


L’uomo senza storia non può vivere: qualunque essa sia…
l’uomo ha bisogno delle sue radici per essere qualcuno, per avere un’identità…
La storia del nostro paese ha ancora dei vuoti storiografici che continuano a far discutere. Proviamo a scoprire se riusciamo a colmarli……ma prima di tutto? Fasi del lavoro:

  1. IL RUOLO DELLO STOTICO E COS’è LA RICERCA STORICA?
  2. RICERCA DI FONTI STORIOGRAFICHE PER CONFERMARE O CONFUTARE UNA TESI.
  3. SCAMBIO DI INFORMAZIONI (SITI, LETTERE, IMMAGINI, ECC.).
  4. CREAZIONE DI UNA TESI .
  5. REALIZZAZIONE CON I RELATIVI RIFERIMENTI STORIOGRAFICI CHE SOSTENGONO LA SCIENTIFICITà DEL PERCORSO COMPIUTO.


…che cos’è il metodo storico? Il metodo storico è una tensione fra una strategia di racconto e la documentazione disponibile allo storico
(Paul Ginsborg)


La Storia ha un proprio metodo, delle proprie procedure, ma esse sono talmente varie e comprensive, da arrivare a rendere il valore dello storico stesso del tutto ambivalente, proteso talvolta verso la “verità scientifica”, ma molte altre volte anche a quel tipo di verità che ci può essere trasmessa dalla lettura di opere come i romanzi, che sono il frutto dell’immaginazione letteraria. La Storia ha sicuramente un legame oggettivo con i fatti, un legame che può spingerla a godere di una assimilazione al metodo scientifico vero e proprio, poiché essa non può prescindere dalle fonti, dai documenti, dalle testimonianze, che possano fungere da prove, giustificando qualsiasi tipo di spiegazione storica. Esse sono fonti che dovrebbero essere pubblicamente consultabili e controllabili. Un elemento centrale della definizione dell’impresa scientifica è che la scoperta della verità possa essere sempre il risultato di ricerche aperte ad una o più potenziali confutazioni sulla base di prove e di fatti a loro volta argomentabili con lo stesso metodo. Ma il metodo storico è anche un metodo narrativo: la Storia racconta vicende, non presenta i fatti come il semplice esito di connessioni causali, ma come il frutto di scelte, di idee e di valori umani. Essa si immerge nelle visioni del mondo, nell’immaginazione dei personaggi storici, dei loro mondi personali, permettendoci di entrare in una dimensione in grado di far scorgere dall’interno come le azioni e le politiche, i grandi eventi della Storia possano trovare un proprio senso dentro una accurata ricostruzione. Questo movimento di visione dall’interno è un gesto di immedesimazione e di coinvolgimento che può rischiare, invece, di rimanere radicalmente escluso da una spiegazione puramente scientifica dei fatti. La verità dei fatti potrebbe, infatti, assumere aspetti completamente diversi. Gli eventi storici hanno sicuramente bisogno di essere riportati alla propria materialità, al loro semplice accadimento, ma rappresentano anche scelte e dimensioni della vita umana soggettiva e la loro comprensione richiede che essi vengano fatti nostri immaginativamente. In che modo la Storia riesce a comporre queste esigenze in conflitto tra loro?


CERCHIAMO UNA RISPOSTA…

1 commento:

Paolo ha detto...

Questo blog mi fa venire in mente come nell'ultimo mese si stia parlando e pubblicizzando l'argomento "Foibe". Gli storici cosa dicono in proposito?